Decision

Era da qualche giorno che ci stava pensando su e la propria decisione l'aveva presa. Qualche settimana precedente Lucius aveva ricevuto una lettera da parte della carissima Pansy Parkinson che sosteneva che suo nipote,Draco,stesse totalmente perdendo la testa per niente poco di meno che Ginevra Weasley,figlia di Arthur. Quando Lucius le aveva detto questa cosa,Bellatrix era scoppiata a ridere schizzatamente,per poi aspettare che lui proseguisse la sua frase. Infatti,le aveva detto di aspettare la prossima riunione di mangiamorte e,se in quella Draco fosse risultato riservato e scostante,sarebbe dovuta intervenire direttamente. Come ormai previsto,il ragazzo appariva piuttosto apatico e poco interessato a ciò che il Signore Oscuro in persona gli stava dicendo: si,bisognava intervenire. Per questo,essendo venuta a conoscenza della libera uscita,si ritrovò ad Hogsmeade sicura come la morte che avrebbe trovato quel piccolo esserino rosso ed insignificante che aveva fatto uscire fuori rotta Draco. Si aggirava canticchiando il nome di Ginevra tra le labbra e,proprio nel momento in cui la vide fortunatamente sola accanto alla vetrina di un vicoletto,Bellatrix sorrise malignamente avvicinandosi Mmm,ho davanti a me un essere non identificato,piuttosto vuoto e privo di espressioni ma soprattutto con i capelli rossi Affermò sprezzante,guardandola dal riflesso della vetrina Devi essere proprio l'inutile Ginevra Weasley,che piacere incontrarti! Affermò fintamente contenta,senza smettere di fissarla.

Ginevra Weasley. Perché mai, proprio nei giorni di uscita, si trovava sola? Beh, semplice! Voleva dare un po' di spazio a quel ragazzo che era diventato importante per lei, voleva che tra lui e i suoi amici non ci fosse un distacco causato proprio dalla ragazza, odiava mettersi in mezzo, soprattutto se gli amici erano davvero dei veri amici.. e possiamo dire che, almeno quelli che lui aveva.. beh sì.. erano pochi ma buoni. Stava camminando per Hogsmeade e era stata attratta da alcuni oggetti abbastanza carini dalla vetrina di un negozio. Si.. le festività erano quasi tutte passate, però.. magari poteva, comunque, prendere qualcosa no? Era intenta a pensare se entrare o meno quando sentì una voce abbastanza sommessa, era spaventosa, come una bambina che parlava ma, di solito le bambine erano solo ed esclusivamente "gentili" e molto carine nei modi. Lei? Lei non poteva essere definita neanche umana! Era un mostro.. davvero. Ginevra si voltò, facendo finta di non aver sentito nessuno di quei insulti gratuiti da parte della donna. - Bellatrix Lestrange.. mm.. vedo che sono molto importante se ti sei mossa dal tuo antro! inarcò un sopracciglio per poi guardarla con superficialità e disprezzo. Sì.. provava tanto, troppo disprezzo ai suoi confronti.

Non appena la ragazzina in questione si voltò,Bellatrix la guardò negli occhi con aria di superiorità accennando un leggero sorriso. Sentendo le parole di Ginevra,rise rigorosamente per poi sospirare,scuotendo la testa come se avesse a che fare realmente con una bambina di due anni e stesse cercando di farle capire qualcosa di fondamentale importanza Di certo non mi sono mossa per fare un piacere a te Le disse semplicemente per poi estrarre la propria bacchetta da un tascone invisibile che aveva nel vestito Sono qui solo ed unicamente per..Draco Disse guardandola dritta negli occhi per sapere se aveva qualche secondo di esitazione al nome del ragazzo Sai,si dice in giro che tra voi due ci sia qualcosa Affermò facendo un'espressione disgustata non appena pronunciò la parola "qualcosa". Proprio non riusciva ad immaginare suo nipote in atteggiamenti intimi con lei E sai,questo qualcosa non piace per niente al signore Oscuro,sembra che tu stia facendo cambiare idea a Draco..e non è assolutamente una cosa che rientra nei canoni di un mangiamorte. Non so se mi spiego.. Affermò lasciando intendere la frase,sostenendo il suo sguardo.

Bellatrix Lestrange. Anche se non la si conosceva di fama, appena la si vedeva, riuscivi a riconoscerla. Soprattutto da come si vestiva: com'era adesso? Come si presentava? Ovvio! Capelli alla pazza maniera, vestito scollato e nero. Quanto odiava tutti quelli che continuavano a vestirsi in nero! Si morse il labbro inferiore, si sentiva in soggezione con lei.. si sentiva troppo.. strana. Sospirò piano, per poi ascoltare quello che quella pazza voleva da lei. Appena sentì il nome "Draco" uscire dalla sua bocca, la ragazza ebbe un piccolo momento di esitazione, cosa diavolo voleva? Ecco.. in quel momento, anche se ancora non era arrivata alle spiegazioni, l'aveva già capito. Ginevra la guardò indifferente e appoggiandosi alla vetrina continuò a guardarsi intorno sospirando. Comunque.. sapeva che doveva coprirlo.. o almeno non fare casini perché sennò il Signore Oscuro si sarebbe arrabbiato con lui, e questo non lo voleva.. per niente. - Sì.. tra noi c'è qualcosa.. annuì sicura per poi continuare a parlare. - Ma vi suggerisco di non mettervi in mezzo.. continuate a pensare ai vostri sporchi obbiettivi e lasciatelo stare.. disse quelle parole guardandola in faccia, senza aver paura di nulla.. quando si trattava di Draco era come se uscisse fuori gli artigli.. anche se.. in effetti non aveva detto nulla di "speciale".

Certo che quella ragazzina era proprio sfrontata e si,a Bellatrix non piacevano per nulla le persone che si comportavano in quel modo. Fece una smorfia quando finalmente ammise che tra lei e Draco c'era qualcosa e sospirò,continuando ad ascoltarla. Rise,rise rigorosamente: ma quanto era divertente quello che le stava dicendo? Tantissimo,terribilmente tanto. Devo per caso ricordarti che i nostri sporchi obbiettivi sono anche quelli di Draco? Le domandò inarcando un sopracciglio per poi separarla con uno strattone dalla vetrina,gettandola bruscamente all'interno del vicoletto. Avanzò verso di lei con la pasienza andata ormai a farsi benedire Non posso perdere tutta la giornata a parlare con te Le disse avvicinandosi a lei schiacciandole la schiena contro il muro alle sue spalle Non farò giri di parole: o troncate qui il vostro rapporto,oppure Draco proverà sulla sua pelle quello che vuol dire "tradire il signore oscuro" Affermò puntandole la bacchetta contro il petto,premendola sulla maglia E dato che non credo che tu voglia che muore,lo lascerai semplicemente così lui ritornerà lucido di mente e tornerà a svolgere il proprio compito come si deve. Chiaro? Le domandò premendo ancora di più la punta della propria bacchetta contro iil petto della ragazza,con l'unico intento di farle del male Sappi che verrò a sapere se mi prendi in giro. Ah,e non provare a dire a Draco di questo incontro altrimenti,la prima che ci rimetterà,sei proprio tu E,con quelle parole,la guardò minacciosamente. negli occhi. Doveva andarsene,doveva andarsene prima che qualcuno si accorgesse della sua presenza..ma non poteva farlo senza lascare un segno. Si allontanò di qualche passo da lei per poi puntarle la bacchetta contro e lanciare uno stupeficium facendola volare letteralmente all'indietro facendola andare a sbattere con la schiena contro il muro. Rise malignamente e,mentre la sua risata riecheggiava per il vicoletto,andò via.